martedì 27 marzo 2012

Maratona Roma 2012 4° Maratona

L'importante





con l'amico EUSTACHIO



L'importante …. è finire.
Come diceva una famosa canzone di Mina a volte ciò che conta è finire, in un modo o nell’ altro finire.
Purtroppo nel nostro sport succede anche questo quando punti tanto su una data e una gara in particolare e ti succedono i guai sbagliati nei momenti sbagliati.
Dopo una lunga preparazione iniziata mesi fa’ e avanzata bene fino ai primi di marzo le cose ad un tratto iniziano a girare male, prima con un infortunio ad una gamba, che mi ha costretto a uno stop, poi con una brutta influenza e  relativa tosse che mi ha accompagnato fino alla soglia della maratona.
Comunque la spesa e’ fatta, si va a Roma e un po’per la guarigione effettiva, un po’ per l’effetto adrenalinico di questa grande gara in questa grande citta’ si arriva alla partenza e mi sento decisamente bene; via, la partenza e’ buona, non ho difficolta’ davanti a me, non sono imbottigliato e inizio di buon passo con passaggi veloci ai 7Km e 14Km ma il percorso e’ duro con tratti vallonati, passo alla mezza ancora nella norma  numero 1339 ma arriva qualche messaggio di allerta dalla mia gamba e sull' ennesimo tratto in leggera salita arriva l'allarme generale, il dolore aumenta, cosi non si puo' piu' andare; ero circa al 28°Km.
Continuo rallentando e riflettendo se scegliere di ritirarmi o cercare di finirla, alla fine da buon podista scelgo di tenere duro e proseguire, a mano a mano adatto la mia corsa alla situazione per tenere a bada il dolore e il risultato e’ una corsa scoordinata che pesera’ sull’altra gamba, un “martirio” proseguito fino all’agognato traguardo.
Il risultato in ordine di tempo e’ per me il piu' alto di sempre 3h43’ ma in fine vedendo il bicchiere mezzo pieno sono contento che non ho grosse conseguenze sulle gambe, vorra’ dire che ho fatto un bel lungo in vista del prossimo appuntamento, quello di fine maggio, quello da 100Km! qui

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